E’ l’insieme delle proposizioni, elaborate dal fisiatra della Asl; deve tener conto dei bisogni globali del paziente, dei suoi handicap, delle sue menomazioni, disabilità e, soprattutto, delle abilità residue e recuperabili; definisce, nelle linee generali, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine nonché tempi e modalità di erogazione degli interventi e loro verifica; definisce modalità e tempi di erogazione delle singole prestazioni, le misure di esito appropriate per la valutazione degli interventi, l’esito atteso in base a tali misure ed il tempo di verifica del raggiungimento di un dato esito; individua i singoli operatori coinvolti negli interventi e ne definisce il relativo impegno.
Le finalità, i contenuti, le caratteristiche e le modalità di utilizzo sono specificate in dettaglio nelle Linee – guida del Ministero della Sanità per le attività di riabilitazione, G.U. 30 maggio 1998, serie generale – n.124 – Provvedimento 7 maggio 1998. (verificare)
Questo dispositivo, grazie all’effetto joule (l’energia elettromagnetica attraversando un corpo, genera energia termica), produce un aumento di temperatura dei tessuti trattati realizzando una termoterapia di tipo Endogeno. Si utilizza per patologie infiammatorie, a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, reumatiche e vascolari; per trattamenti antalgici e miorilassanti, trattamenti drenanti ed antiedemigeni, tonificazione tessutale e medicina estetica.
Questo strumento rientra nella categoria die laser ad alta energia. Si usa di solito nel trattamento delle lesioni muscolo-tendinee-legamentose, delle piccole calcificazioni, delle antalgie di varia natura sia traumatica che degenerante, delle patologie flogistiche a carico di tendini e tessuti molli (tendiniti, netesiti, borsiti). Questo apparecchio è molto potente e favorisce una netta risudizone del dolore dovuto alla risoluzione della patologia con un’aumentata profondità di azione. Il tutto genera limitato o nulli effetti collaterali per il paziente.
La terapia con onde d’urto extracorporee (ESWT) è un metodo di trattamento di grande efficacia. In pratica delle onde sonore ad alta energia vengono applicate alle zone dolorose del corpo. Con questo trattamento innovativo è possibile eliminare in modo sistematico alterazioni patologiche dei tendini, legamenti, capsule, muscoli e ossa. La terapia elimina il dolore e ripristina la completa mobilità, migliorando così la qualità della vita. In genere comunque gli effetti benefici di questa particolare terapia sono rilevabili solamente dopo una o due sessioni.
I disturbi trattati sono:
• dolore alle spalle, ad esempio calcificazioni
• gomito del tennista / golfista
• tendinite patellare (“ginocchio del saltatore”)
• dolore alla cresta tibiale /
• sindrome tibiale da stress
• dolore al tendine d’Achille
• dolore al tallone
• dolore cronico al collo, spalle e schiena
• tensione muscolare causata da noduli muscolari dolorosi (punti trigger)
• osteoartrite del ginocchio
1) Educazione Posturale Globale (Mezieres..)
2) Neurologico (Kabat, Bobat, Voyta)
3) Traumatologica ortopedica (Brotzman)
4) Masso-Kinesiterapia, terapia del movimento.
Definizioni
Le definizioni sono da riferirsi al Manuale e alle norme ISO 9000, in particolare precisiamo che le terapie erogate sono di seguito riportate e descritte (vedi anche Cap. 8), inoltre per:
1) Educazione Posturale Globale ( Mezieres). E’ una metodica riabilitativa di valutazione e trattamento delle patologie che colpiscono l’apparato locomotore.
Essa fornisce un valido contributo alla definizione della diagnosi funzionale. Il metodo è una tecnica di riabilitazione individuale ad approccio globale che attraverso il ripristino della simmetria corporea permette il recupero funzionale. Il campo d’interesse è quello della patologia ortopedico vertebrale (scoliosi, iperlordosi, cifosi, compressione dei dischi intervertebrali e relative radicolopatie, sciatalgia, cervico brachailgia) articolare, muscolare, dismorfica.
2) Riabilitazione Neurologica (Kabat, Bobat, Voyta). La riabilitazione neurologica aiuta i pazienti che hanno subito lesioni al sistema nervoso centrale o periferico a recuperare la capacità di compiere gli atti quotidiani. Le lesioni cerebrali comportano spesso un deficit funzionale e limitazioni più o meno pronunciate della motorietà, delle facoltà cognitive e della comunicazione.
Diverse sono le linee guida da noi applicate.
3) Traumatologica ortopedica, Kinesiterapia, terapia del movimento (Brotzman)
La parola “Kinesi” deriva dal greco antico e significa movimento. La kinesiterapia comprende un insieme di tecniche specifiche volte al recupero del movimento articolare, della forza e della massa muscolare, della sensibilità al movimento (propriocettività), in sintesi della capacità di svolgere un’azione volontaria in maniera fluida e funzionale. La kinesiterapia è quindi particolarmente utile per tutte le situazioni in cui si ha una riduzione delle fisiologiche capacità di movimento, come in seguito ad eventi traumatici (fratture, lussazioni, rottura di legamenti, lesioni del sistema nervoso centrale e periferico…), dopo interventi chirurgici agli arti (artroprotesi di anca/ginocchio, ricostruzione di legamenti, acromioplastica…), in presenza di patologia reumatiche (artrosi, artriti, sindrome del tunnel carpale, sindrome della cuffia dei rotatori…), in presenza di patologie del sistema nervoso centrale e periferico o dopo un qualsiasi stato di malattia che abbia comportato immobilità. Le nostre linee guida per la traumatologia si rifanno ai protocolli riabilitativi di Brotzman.
4) Massoterapia. La Massoterapia è ad oggi uno dei più diffusi trattamenti fisioterapici praticati sulla superficie corporea del soggetto, allo scopo di migliorare la circolazione sanguigna ed il trofismo dei tessuti, di favorire l’eliminazione delle scorie metaboliche adipose, di restituire sensibilità agli arti compromessi da lesioni.
Il massaggio praticato sui tessuti molli ( pelle, sottocute, legamenti, tendini e muscoli ) cerca di restituire, tramite un’azione rilassante o tonificante a seconda delle situazioni terapeutiche , la normale mobilità e lunghezza della struttura lesa, compromessa non solo da affezioni traumatiche
( contratture), ma anche da affezioni nervose.
Esistono vari tipi di massaggi:
– massaggio connettivale
– massaggio sportivo,
– massaggio rilassante.
5) Manipolazione Vertebrale è una mobilizzazione passiva forzata che tende a portare gli elementi di una articolazione o di un insieme di articolazioni al di là del loro gioco fisiologico abituale, fino al limite del loro gioco anatomico possibile. Consiste dunque per il rachide, quando lo stato di questo lo permette e lo richiede, nell’eseguire dei movimenti di rotazione, di lateroflessione, di flessione o di estensione, isolati o combinati, a livello del segmento vertebrale scelto (Maigne). La manipolazione è quindi un gesto medico terapeutico; è una manovra “ortopedica” precisa, le cui indicazioni e controindicazioni devono essere definite preventivamente a mezzo di un esame anamnestico ed obbiettivo generale e particolare del Paziente. Questo esame deve portare ad una diagnosi da cui deriverà l’indicazione o meno, il tipo di manovre da eseguire, le coordinate di queste manovre, il tipo, il numero e la frequenza di sedute da eseguire. Un aspetto importante è che questo tipo di diagnosi, oltre ad avere un preciso impatto terapeutico, permette di “monitorizzare” la condotta ed i risultati della terapie e non solo di quella manuale.
6) Linfodrenaggio Manuale è praticato mediante un’idonea pressione sui tessuti, consente di ottenere un drenaggio ottimale dei liquidi esercitando il cosiddetto “effetto-pompa”. Le varie “prese” permettono di drenare la maggior quantità di liquidi possibile e di direzionarli verso i linfonodi (o stazioni linfatiche) e successivamente eliminarli, attraverso il circolo venoso e quindi i reni.
Il Linfrodenaggio manuale ha un effetto simpaticolitico e inibisce i recettori che trasmettono il dolore
attraverso specifiche vie nervose. E’ indicato nelle seguenti patologie: linfedemi primari e secondari, lipedemi, edemi traumatici (fratture, contusioni, distorsioni), edemi da inattività, ulcus crucis, sindrome di Sudeck, colpo di frusta, emicrania; sinusite mascellare e frontale; tinnito, sindrome di Meniere. La metodica di esecuzione non prevede l’uso di forza muscolare da parte del Terapista, non è traumatizzante, e permette, quindi, un rilassamento generale del paziente.
E’ necessaria una accurata anamnesi medica per accertare l’idoneità del paziente.
7) Progetto riabilitativo. E’ l’insieme delle proposizioni, elaborate dal fisiatra della Asl; deve tener conto dei bisogni globali del paziente, dei suoi handicap, delle sue menomazioni, disabilità e, soprattutto, delle abilità residue e recuperabili; definisce, nelle linee generali, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine nonché tempi e modalità di erogazione degli interventi e loro verifica; definisce modalità e tempi di erogazione delle singole prestazioni, le misure di esito appropriate per la valutazione degli interventi, l’esito atteso in base a tali misure ed il tempo di verifica del raggiungimento di un dato esito; individua i singoli operatori coinvolti negli interventi e ne definisce il relativo impegno.
Le finalità, i contenuti, le caratteristiche e le modalità di utilizzo sono specificate in dettaglio nelle Linee – guida del Ministero della Sanità per le attività di riabilitazione, G.U. 30 maggio 1998, serie generale – n.124 – Provvedimento 7 maggio 1998. (verificare)
8) Il Fisiatra è il laureato in Medicina e Chirurgia che ha conseguito una specializzazione di quattro anni in Medicina Fisica e Riabilitazione presso le Università italiane in cui è presente questa branca specialistica. Egli in definitiva è il medico specializzato nelle attività di Riabilitazione. E’ responsabile della redazione del Progetto riabilitativo.
9) Laureato in Medicina e Chirurgia che ha conseguito un diploma attestante la perizia nella Medicina Manuale e nelle Manipolazioni Vertebrali ( nello specifico il Dott. Nevi ha conseguito anche il Master U.S.A. in Chiropratica )a cui recentemente si è aggiunta l’avallo dell’Ordine dei Medici Provinciale e Nazionale che ha stilato un elenco apposito di Medici esperti di medicina non convenzionale ( nel caso specifico Medicina Manuale ) attraverso la valutazione di un’apposita commissione sulla base di titoli da essa riconosciuti validi.
10) Fisioterapista. E’ l’operatore, formato con diploma di laurea, nel settore sanitario dell’area della Riabilitazione che svolge, in via autonoma o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali conseguenti ad eventi patologici a varia eziologia, congenita o acquisita nei confronti dei singoli individui e della collettività. In riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico specialista Fisiatra, esegue quanto riportato nel progetto riabilitativo.
11) Masso fisioterapista. E’ presente nella crescita delle attività fisioterapiche e riabilitative, con una formazione professionale biennale, avendo acquisito la preparazione per l’erogazione di tutte le prestazioni di terapia con mezzi fisici, massoterapia e recupero funzionale delle disabilità transitorie e distrettuali. Collabora all’interno del team riabilitativo, in particolare nelle attività ambulatoriali ed estensive.
12) Kinesiologo. Anche questo professionista, un tempo educatore sportivo, oggi laureato in scienze motorie, si affianca come collaboratore, pur non facendo parte del team che si occupa delle attività terapeutiche specifiche. Svolge un ruolo molto importante in tutte le attività di promozione, prevenzione e mantenimento della salute, con interventi di educazione alla motricità e alle attività sportive e fisiche in genere.
13) Terapeuta di Linfodrenaggio Manuale. Ha conseguito una Minilaurea in Drenaggio Linfatico, corso di quattro anni presso le Università di Roma e Firenze.
Descrizione delle Attività
Il cliente/paziente può accedere alla nostra struttura per l’erogazione delle terapie di seguito riportate:
– Massaggi,
– Laser,
– Diatermia,
– Linfodrenaggio manuale,
– Rimm,
– Magnetoterapia,
– Kinesi posturale e neuromotoria,
– Kinesi ortopedica,
– Diadinamica,
– Ultrasuono,
– Elettrostimolazioni,
– Tens,
– Ionoforesi
– Manipolazioni Vertebrali
– Onde d’urto
– Tecarterapia
Esse sono erogate sia in convenzione ASl sia privatamente. Quelle convenzionate sono:
– Magnetoterapia,
– Kinesi posturale e neuromotoria,
– Kinesi ortopedica,
– Elettrostimolazioni,
– Manipolazioni Vertebrali
Di seguito riportiamo l’iter per le terapie convenzionate.
Il cliente/paziente prima di accedere al servizio di fisioterapia deve eseguire una visita fisiatrica presso l’ Unità Sanitaria Locale n°2 (ex ASL 4). L’impegnativa con relativo progetto riabilitativo vengono consegnati dal paziente alla struttura dove intende svolgere le terapie. L’appuntamento per le terapie viene fissato direttamente dal personale di Segreteria.
Parte integrante della presente IL sono le Linee Guida raccolte presso l’area di fisioterapia e classificate per tipologia di trattamento.
I locali adibiti alle prestazioni di cui sopra rispettano i contenuti delle Leggi vigenti in materia di sicurezza e ambiente, i macchinari sono controllati e tarati periodicamente da ditte abilitate, il personale è adeguatamente formato ed informato sui rischi dell’attività ed esplicano le stesse con l’uso dei DPI previsti e posseggono i requisiti per svolgere tale attività.
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