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CELIACHIA: COS’È E COME SI EFFETTUA LA DIAGNOSI

Cos’è la celiachia?

La Celiachia, o malattia celiaca, è una patologia multifattoriale cronica, di tipo autoimmune, che provoca una reazione immunitaria dell’organismo causata dall’assunzione di glutine.
Si tratta di un’enteropatia infiammatoria permanente che provoca il danneggiamento della mucosa intestinale fino all’atrofia dei villi, con conseguente malassorbimento dei nutrienti.
Il danno intestinale può causare perdita di peso, gonfiore e talvolta diarrea. Il malassorbimento in particolare di vitamine e oligoelementi può causare danni a diversi organi tra cui sistema nervoso, sistema scheletrico, apparato riproduttivo, sistema sanguigno.

Altre problematiche legate all’assunzione di glutine: la Sensibilità al glutine (Gluten Sensitivity) e l’allergia al grano

Oltre alla Celiachia esistono altre due condizioni verso gli alimenti contenenti glutine:

  • L’allergia al grano: è una reazione allergica IgE mediata alle proteine di alcuni componenti del grano (non solo il glutine). Ogni volta che il soggetto assume il grano, il sistema immunitario
    entra in azione, riconoscendo e attaccando le proteine in questione e attivando così la liberazione di una serie di sostanze tra cui in particolare l’istamina) responsabili dei sintomi allergici.
  • La Sensibilità al Glutine (Gluten sensitivity): definita anche sensibilità  al glutine non celiaca, è una condizione che si stima interessi dal 6 all’8% della popolazione, e riguarda soggetti
    che soffrono di disturbi legati all’assunzione di glutine, ma non sono né celiaci né allergici al frumento. Spesso viene riscontrata in chi soffre di colon irritabile e infiammazioni intestinali,
    poiché più facilmente il cibo non completamente digerito entra in contatto con l’immunità e scatena una risposta infiammatoria. A differenza della celiachia, nella sensibilità al glutine la sintomatologia è più riconducibile a quella data dalle reazioni avverse agli alimenti IgG mediate, le cosiddette ‘allergie ritardate’, o più conosciute ma impropriamente definite ‘intolleranze alimentari’.

Come si effettua la diagnosi di Celiachia e valutazione della predisposizione
genetica

Gli esami a disposizione del Medico per porre diagnosi di Celiachia comprendono: esami sierologici di primo livello, e in caso di risultati positivi, gastroscopia con biopsia a livello del duodeno.
Lo screening sierologico permette di valutare un fondato sospetto di celiachia attraverso l’analisi di marcatori altamente sensibili e specifici come le IgA e IgG totali, IgA e IgG Anti-Transglutaminasi, IgA e IgG Anti Gliadina deamidata, IgA e IgG Anti-Endomisio. Esiste anche una predisposizione genetica alla patologia, dovuta ad un particolare assetto di HLA: HLA DQ2 e HLA-DQ8. È possibile valutare questi poliformismi attraverso un test genetico che viene eseguito tramite con una metodica real time PCR, tramite un prelievo di tampone buccale. Ricordiamo anche che Il glutine non andrebbe mai escluso totalmente dalla dieta senza aver prima effettuato gli accertamenti previsti per la Celiachia.

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